Finalmente in questa pandemia viene assegnato un ruolo ai medici di famiglia che fino ad ora erano rimasti un po’ ai margini. Come riporta il quotidiano La Stampa è arrivata per i medici di base la conquista del ruolo di argini nella diffusione del virus; è infatti possibile da ora, per loro, richiedere tamponi e quarantena domiciliare per i loro pazienti. Abbiamo assistito in questi 2 mesi a molte difficoltà legate ai ritardi sui test e, proprio per contenere i focolai, secondo l’ex ministro della salute Ferruccio Fazio a capo della task force che guiderà il Piemonte nella fase 2, andava cambiato qualcosa nel sistema identificando precocemente i nuovi casi e i loro contatti. Ma i cambiamenti non riguarderanno solo l’emergenza, si andrà a lavorare sulla struttura del mondo dei medici di famiglia prediligendo sempre di più, rispetto al medico che lavora da solo, strutture in cui lavorano più medici condividendo personale di supporto, infermieristico e cartelle cliniche in modo da poter offrire ai pazienti assistenza con servizi ed orari decisamente più ampi. Intanto da lunedì 11 maggio riprenderanno le attività ambulatoriali sospese tenendo sempre molto alto il livello di attenzione e, sperando che non sia necessario, pronti a riattivare il piano di emergenza nel caso in cui ci fosse una risalita dei contagi.
Roberta Catalano (Radio Vida Network)