Il Poli di Torino contro i fuoricorso

Il Politecnico di Torino ha deciso un giro di vite per gli studenti fuori corso. Secondo i prof, il provvedimento servirebbe per incentivare il merito; ma chi si trova sui banchi crede che invece è una decisione fatta soldi. Il pugno di ferro è rivolto a quei ritardatari che non riescono a ottenere i crediti degli esami del primo semestre entro due anni. Ma non finisce qui. Chi non si laurea entro il doppio del tempo previsto (6 anni per la triennale e 4 per la specialistica) decadrà. In questo caso, i “fannulloni” dovranno infatti ripetere il test d’ingresso.fuoricorso

L’ateneo (di fama internazionale) sembra dunque iniziare una crociata all’insegna del motto “la pacchia è finita”. Le matricole tremano: tanto per capirci se la misura fosse applicata adesso, quanti apprendisti ingegneri e architetti sarebbero espulsi? Circa 400 solo nei primi due anni, più qualche migliaia degli altri anni.

Secondo il rettore, la nuova filosofia del Poli non sarebbe suggerita soltanto da motivi economici, bensì qualitativi, per garantire un livello più alto di preparazione. Intanto, i rappresentanti degli studenti hanno alzato la voce, proponendo altresì delle soluzioni alternative al discusso nuovo regolamento. Chi vivrà vedrà.

Fabio Dellavalle

Il Poli di Torino contro i fuoricorso