- Ciao Je donnaz, cosa fai nella vita?
Lo studente a tempo perso, almeno, provo ad essere uno studente normale ma diciamo che la musica mi distoglie spesso da questi tentativi.
- Raccontaci chi ti supporta maggiormente , e chi ha sempre creduto in te.
Non sono molti, non ho 1000 nomi da fare.
Eric, Denise, Cavaparlapoco , Gaia, Riccardo, Nicolò, Samuel e Jessica.
Eric mi accompagna ad ogni live, è il “faccio brutto” del gruppo, cavaparlapoco gli fa concorrenza, in silenzio, senza parlare, ma gli fa concorrenza.
Nicolò, Riccardo e Samuel mi accompagnano ovunque, sempre con me prima di salire sul palco.
Gaia e Denise, per quanto si odino, hanno in comune una cosa, mi vogliono un bene immenso e sono le mie valvole di sfogo.
Jessica, beh, ancora prima che diventasse la mia ragazza credeva in me.
Hanno sempre creduto in me, cavaparlapoco in particolare, spero di ripagarli a pieno di ogni sacrificio che hanno fatto per me.
Spero di farli vivere meglio, se mai facessi successo vorrei farli smettere di lavorare, vorrei aiutare le loro famiglie, vorrei fare il possibile, al costo di rimanere io senza una lira.
- Quali sono gli artisti della scena italiana che al momento apprezzi maggiormente ?
Emis killa, sempre rispettato, fabri fibra, genio assoluto, marracash, non saprei come descriverlo ma è come un padre per je donnaz, jamil, nudo e crudo.
Je Donnaz, bisogna amarsi da soli per impare ad odiarsi al punto giusto.
- Hai partecipato all ultima edizione della Flexin battle , e parteciperai alla prossima (il 22 ottobre ) al barrio’s di Barona (MI) . Cosa pensi dell’ evento milanese organizzato Flexin Events ?
Flexin mi segue da quando avevo 14 anni, come potrei dire che ha lavorato male? Flexin è sempre un passo avanti.
- L’8 ottobre uscirà Grezzuria,primo estratto del tuo nuovo disco. Hai qualche anticipazione da regalarci? Che disco dobbiamo aspettarci?
Amo fare sorprese, il pezzo uscirà prima, poco prima ma comunque prima.
Annuncio che ci saranno ben 6 video ufficiali, il resto lo scoprirete ascoltandolo.
È un disco grezzo, maturo, pieno di riflessioni che spesso sfociano in un sarcasmo che ha sembianze del black humor, ci rido un po’ su insomma, dato che le lacrime non cambiano il mondo.