Lo Steinway, il corto prodotto da Istituto Luce-Cinecittà ambientato nella Prima Guerra Mondiale

Ora che “Lo Steinway” è stato reso disponibile gratuitamente in streaming (QUI) dall’Archivio Luce non possiamo perdere occasione di parlarvene.

 

Un cortometraggio diretto nel 2016 da Massimo Ottoni, in stopmotion e disegni animati, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà con CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia del Piemonte e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, presentato in una trentina di festival internazionali, premiato ai Nastri d’argento, a Giffoni, e altre importanti kermesse.

 

Siamo in trincea durante la prima Guerra Mondiale, in un un periodo di stasi tra una battaglia e un’altra e tra i due fronti si è creato un implicito e fragile accordo di non belligeranza.

La musica, potremmo dire, è la grande guest star di questo corto. Una musica semplice, delicata e spontanea che armonizza l’intero racconto rendondolo fluido e ed emozionante.

Un racconto che in pochi minuti riesce distruggere il senso della guerra, che abbatte i muri e ci fa tornare umani.

Questo corto pone al centro la musica come mezzo di unione, capace di tirare fuori l’anima dalle persone, dei soldati imprigionati nel grande dogma della guerra, dando spazio al cuore e togliendone alla grande finzione della battaglia al “nemico”.

Uno Steinway, un pianoforte, trovato durante una perlustrazione, e poi trasportato in trincea. Una trincea tranquilla, serena, quasi annoiata grazie ad una tregua stretta fra i due fronti.

Un’oggetto che grazie alle sapienti mani di un ex concertista tra i soldati suona emozioni, unendo i due fronti nella grande danza e allegria della pace.

 

Una piccola grande storia di pace e fratellanza fra le trincee di una grande guerra, un racconto di una delicatezza infinita.

Ma la realtà è dura, cinica e senz’anima, così che anche questo straordinario racconto ha dovuto arrendersi alla realtà. Forse un cambio di guardia, o un comando dall’alto ha restituito i fucili ai soldati, rubandogli la pace e l’umanità che avevano trovato.

Finendo, così, nell’unico modo in cui può finire una guerra: con il sangue.

 

– Alessio Criscuolo

Lo Steinway – una dolce amarezza