MARE FUORI

……….Appicc’ n’ata sigaretta
Allà ce sta mammà ca chiagne e nun da’ retta!
Cu sta fatica mo’ c’attamm pur’ ‘a reggia ‘e Caserta
So’ crisciut’ mmiez’ ‘a via, ‘o sacc’ chell’ ch’ m’aspetta….
Riconosci queste parole?
Sono quelle di una serie che vede protagonisti i ragazzi del carcere.
Da subito ho pensato fosse la classica serie, ma forse presa dalle dinamiche di questi ragazzi, ho iniziato a guardare le prime due serie su Netflix come proiettata dentro lo scenario.
I protagonisti sanno raccontare, quella che a noi fuori come quel mare della canzone, sembra non appartenere .
Ci allontaniamo da queste realtà che improvvisamente possono prendere il sopravvento senza neanche rendercene conto.
Non è mia intenzione darti buone lezioni di pianoforte come accade nella serie tra due personaggi paradossalmente opposti, ma solo per la vita familiare che non li rende uguali.
Ma la musica unisce, tra le note di pensieri e quelle di uno strumento che suona per loro, fa di questa serie la più bella dichiarazione d’amore che si fa alle giovani generazioni.
Una delle protagoniste, ricorda che i giovani carcerati non sono i veri colpevoli ma riflettono il non ascolto verso questi giovani, condannati a vivere vite che non gli appartengono.
La terza stagione della serie diretta da Ivan Silvestrini ambientata nel carcere minorile di Napoli è su Rai 2 dopo avere superato ogni record su RaiPlay.
Per la prima e la seconda stagione vai su Netflix.
Sheryl Deis per Radio Vida Network
MARE FUORI