Dal tuo inizio ad oggi: quante cose sono cambiate in questi anni?
Ormai sono quattro anni che canto, e direi che sono cambiate molte cose dal giorno zero.
In primis sono cresciuto io. Inoltre, quando sono partito avevo solo i miei amici che mi supportavano; ora sto notando, soprattutto dopo l’uscito di ‘Enjoint’ in maggio, che ci sono molte più persone che mi seguono, e questo non può che farmi piacere.

Sei molto seguito sui social network: vanti la stessa utenza durante i live?
E’ difficile creare un parallelismo tra il mondo dei ‘locali’ e quello dei ‘social’, soprattutto perchè con gli eventi non mi sono ancora allontanato molto da Milano. Non saprei dirvi con precisione, ma durante i live è sempre presente un buon numero di persone che mi dà motivo di non mollare mai.

Quanto è importante per la tua musica il quartiere dove vivi?
Il mio quartiere è tutto. Le mie canzoni sono lo specchio del mio quartiere.

Devi obbligatoriamente scendere ad un compromesso: cosa non saresti disposto a far pur di raggiungere il successo?
‘Non lo faccio per i soldi, ma se li faccio, tanto di guadagnato’.
Il successo se deve arrivare arriverà naturalmente. Non sono disposto a cambiare me stesso per raggiungere la gloria.

Flexin TV ti ha invitato, insieme a Nova, sui suoi teleschermi per effettuare un’intervista video. Cos’è che secondo te ti sta facendo notare dal pubblico?
Stiamo cavalcando bene quest’onda della trap. In più siamo molto attivi sui social, e questo non può che facilitare l’interesse nei nostri confronti da parte del pubblico.

Cos’è per te il successo?
Il successo è riuscire a fare della propria passione un lavoro, non dovendo più chiedere niente a nessuno.  Vedere un sacco di persone che si sentono rappresentate dalle mie canzoni non sarebbe male. Questo per me è il successo.

Grazie per essere stato con noi!
Grazie a voi di Vida Network per lo spazio riservato.
Un saluto anche a Flexin e Gesh Official, sponsor ufficiale. 
Dalla mia Quinto fino a Torino un saluto a tutti voi da Payne!

Payne da Quinto: il mio quartiere è tutto [l’intervista]
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